Mercoledì 22 Gennaio 2020
Missione semifinale, Futura per l’impresa
Si è regalata una pazza idea la Futura Giovani, una pazza idea che ha una data ben precisa, domenica 2 febbraio, e un luogo ben definito, il PalaYamamay. Tra 11 giorni sotto il cupolone di viale Gabardi, infatti, si disputerà la finale di Coppa Italia di serie A2 e il sogno delle cocche è quello di scendere sul taraflex delle “cugine” davanti al… pubblico amico e giocarsi un trofeo che, ai due piani inferiori (in B1 e B2), la società bustocca ha già conquistato nelle ultime due stagioni. Detto che un sogno è bello proprio perché puoi immaginarlo come vuoi, la realtà parla di un primo ostacolo (l’eventuale semifinale è in programma domenica) sostanzialmente insormontabile: la Omag San Giovanni Marignano che le biancorosse affronteranno in terra emiliana stasera (fischio d’inizio alle 20.30, diretta streaming sul canale della società riminese raggiungibile all’indirizzo https://youtu.be/MGYOUOZCY90) è la squadra che, nei due gironi, ha il miglior record assieme a Trento (17 vittorie, una sola sconfitta) ma, cosa che fa ancor più impressione, ha conquistato la bellezza di 50 punti sui 54 disponibili. Con una batteria di attaccanti fuori categoria (Pamio, Saguatti, Decortes, cui aggiungere al centro la bustocca Giuditta Lualdi) che in stagione sta viaggiando al 40%, la formazione di Saja fa paura ma qualche piccola, piccolissima speranza c’è. La prima: l’unica partita San Giovanni l’ha persa in casa il 29 dicembre contro Cutrofiano al tie-break. La seconda: l’ultima disputata domenica è stata vinta contro Olbia 15-11 al tie-break rimontando da due set a uno sotto. Laterza: è molto probabile che anche stasera San Giovanni debba fare a meno della palleggiatrice titolare Ilaria Battistoni, alle prese con un infortunio. Piccoli appigli cui, però, la Futura vuol aggrapparsi, forte pure di un momento positivo. «Giochiamocela e vada come vada» ha detto coach Lucchini. E viste come sono andate le ultime gare c’è da credere che le biancorosse ci proveranno fino all’ultimo pallone.