Venerdì 27 Dicembre 2019
La Futura si spegne al tie-break
Avanti due a uno, le cocche paiono accontentarsi e cedono a Mondovì
La battaglia del PalaManera premia Mondovì, ma fa sorridere pure la Futura Giovani e così il boxing day regala gioia un po’ a tutti. Il 3-2 dal sapore di playoff – duro, spettacolare ma non eccelso a livello tecnico come solo una gara da post season sa essere – è il secondo tie-break in fila per la banda di Lucchini dopo quello vinto contro Macerata e conferma il nuovo status delle cocche, pronte a dar battaglia fino al 19 gennaio per l’accesso a quella pool promozione che dopo due gare così non può non essere il reale obiettivo di Cialfi e socie. Alla fine il successo piemontese è legittimato dai numeri (attacco, 43% contro 29%, e ricezione, 63% contro 57%, parlano rossoblu) e da un tie-break chiuso da un parziale di 8-1 (da 7-6 a 15-7 con la griffe di una Zanetta da 34 punti con uno spaziale 52% ) ma se dopo tre set il tabellone del PalaManera diceva due a uno Futura significa che le biancorosse hanno altro oltre a prima e seconda linea. Per esempio hanno una difesa talmente appiccicosa che in un lunghissimo primo parziale (massimo vantaggio ospite sul 12-15, pareggio monregalese a quota 16 e lungo punto a punto finale) obbligano Mondovì ad una montagna di errori (ben 11), compresa la fast di
Rebora che finisce direttamente sulla panchina biancorossa regalando il 23-25 bustocco. Nella terza frazione, invece, sale d’intensità il muro (3 con Veneriano solita killer), Gallizioli – dentro per una spenta Sartori – porta il suo mattoncino e quando anche l’attacco dà segnali di vita ecco i comodi passaggi di un parziale a tinte biancorosse (4-11, 10-20). Per portare a casa qualcosa la formazione di Delmati deve “inventarsi” due set, secondo e quarto, in cui l’attacco sfonda il 44% (addirittura 48% nel quarto) rischiando pure nel secondo con la Futura brava a restare attaccata (14-11, 18-14, 22-21). Il peccato capitale biancorosso è quel quarto set giocato con
la mente (troppo) sgombra, quasi accontentandosi del punticino: è qui che Mondovì costruisce la vittoria, volando da 12-11 a 18-11 con una super Zanette e fermandosi solamente sul già citato 15-7 del tie-break che manda i titoli di coda.
LE VOCI – “Siamo ancora in striscia positiva”
È comunque soddisfatto Matteo Lucchini dopo la battaglia del PalaManera: «Mondovì ha uno strapotere fisico che a tratti è impossibile da contenere, per questo sono contento della nostra partita. Si poteva fare di più? Forse, ma resta il dato che siamo ancora in striscia
positiva in fatto di punti, quindi va bene così». Sul 2-1, però, un pensierino alla vittoria si poteva fare… «Sinceramente no – ammette il tecnico biancorosso – perché Mondovì è una squadra così, magari perde male un set ma subito dopo riprende a spingere». Due partite “da playoff”, tre punti: «Metterei la firma per giocarmela fino al 19 gennaio. Il problema è che siamo in un girone complicato, ogni settimana può esserci una sorpresa e Macerata (oggi avanti due lunghezze, ndr) ha un calendario più agevole del nostro. L’obiettivo? Cercare di fare sempre punti, poi tireremo le somme».
LE PAGELLE – Veneriano è una muraglia, Latham va a sprazzi
CIALFI 6 La ricezione non l’aiuta (31% di perfetta a livello di squadra), lei fa quel che può perdendosi le centrali (23 palloni in cinque set, pochini) e non trovando soluzioni personali (0 su 4). A muro, però, è la solita certezza (2).
LATHAM 5.5 Miglior marcatrice biancorossa, ma va troppo a sprazzi e, soprattutto, non si vede nel tie-break quando la “collega” Zanette spacca la partita. Chiude con cifre apprezzabili (33% su 51 palloni e solo 3 errori) ma non basta.
SARTORI 5 Conferma il trend negativo delle ultime settimane, gioca un (brutto) primo set e spiccioli di secondo, poi si siede e non entra più. Umanissimo momento no per una 2001 al primo anno in A2. VENERIANO 7 Sei muri sugli 11 di squadra sono un bottino da star. Quando la Futura vince il suo marchio c’è sempre e poco importa quel 36% offensivo su 11 palloni.
PINTO 6.5 Ci mette il braccio (42% offensivo, col senno di poi pochi i 33 palloni serviteli) e la garra lottando su tutti i palloni. Il deficit in ricezione (36% di positiva più 21% di perfetta) le toglie mezzo punto ma non la sufficienza.
PISTOLESI 5 Prendi la partita di Pinto e capovolgila togliendole, però, l’aspetto difensivo: in ricezione si salva (64% di positiva ma solo il 28% di perfetta) ma in attacco non va giù mai (16% con 3 errori) e la Futura ne risente.
GARZONIO 6.5 Solita partita di grande sostanza: i numeri in ricezione la premiano (67% di positiva e un interessantissimo 46% di perfetta su 24 palloni) e in difesa è felina. Proprio per questo perché non prendersi più campo?
GALLIZIOLI 6.5 Contro Macerata aveva “spaccato” entrando dalla panchina, ci riprova e per poco non concede il bis. Propizia lo 0-1 con un attacco su alzata di Latham che porta al set point (23-24), torna in panchina rialzandosi nel terzo set (vinto) e non esce più dando il suo contributo offensivo (43%). A muro deve crescere ma adesso c’è.
ZINGARO 5.5 Sprazzi di campo non indimenticabili (1 su 8 in attacco con 2 errori parzialmente compensati dal 78% di positiva) in una partita troppo fisica.