Martedì 5 Novembre 2019
La Futura non vince ma non ha paura
Classifica deficitaria e segnali
Il rischio era concreto considerando il calendario (Macerata-Mondovì-Ravenna-Trento, tutto nel giro di due settimane) e forse per questo l’ultimo posto in classifica non fa poi così paura in casa Futura Giovani che, all’indomani dell’1-3 subito al PalaCosta contro la storica Teodora, ha buoni motivi per sorridere. Ovvio, quei miseri tre punti messi in cascina nelle prime sei giornate di campionato non fanno sorridere coach Lucchini e le sue cocche, che evidentemente si aspettavano un atterraggio più morbido sul pianeta della serie A ed invece hanno subito capito che la doppia promozione degli ultimi 24 mesi era qualcosa da mettere in soffitta. Un “messaggio” che le biancorosse, a distanza di due mesi dalla prima partita di campionato, hanno iniziato a recepire se è vero che nelle ultime due uscite contro due corazzate quali Mondovì e Ravenna hanno offerto due prestazioni di sicuro interesse. Alla fine il risultato è stato lo stesso ma la crescita della squadra e di qualche singola in particolare lascia ben sperare sul lungo periodo. Le certezze della Futura Giovani oggi come oggi hanno i volti di Rebecca Latham e Barbara Garzonio: l’opposto yankee, per dirla alla Lucchini, «ha iniziato a parlare l’italiano pallavolisticamente parlando», che tradotto significa che sta iniziando a metabolizzare le metodologie di allenamento e sta iniziando a capire come si gioca qui da noi. I numeri certificano questa metamorfosi: all’esordio contro Torino lo scorso 6 ottobre Becca chiuse con 12 punti ed il 26% offensivo su 31 palloni, mentre a Roma la settimana successiva si fermò a quota 7 col 30% su appena 20 attacchi. Nell’ultima settimana, invece, l’ex Denver è diventata il punto di riferimento offensivo di Cialfi che contro Mondovì l’ha servita 34 volte “ricevendo” in cambio il 35% di efficienza con 12 punti, mentre l’altro pomeriggio a Ravenna i numeri sono stati ancora migliori con 16 palloni messi a terra, frutto del 43% offensivo su 35 palloni. Se Latham continuerà a progredire non c’è dubbio che la Futura risalirà posizioni anche perché pure il calendario, al netto dell'”improponibile” match di domenica al San Luigi contro la capolista Trento del trio Piani-Melli-D’Odorico, inizierà a dare una tregua con le sfide a Montecchio (fuori) e Marsala (in casa) che chiuderanno il girone di andata. Se vogliamo ancor più sorprendente è il rendimento che sta garantendo Barbara Garzonio. Il libero scuola Orago, all’esordio assoluto in serie A, non sta tremando di fronte a gente del calibro di Arciprete, Smirnova, Rodriguez e Manfredini. Se domenica al PalaCosta ha ricevuto (malino questa volta) solamente 18 palloni (contro i 57 della coppia Pistolesi-Pinto) è perché il suo bagher è unanimamente riconosciuto di qualità.
Latham&Garzonio, la rinascita della Futura riparte da loro.