Sabato 28 Settembre 2019
Quell’emozione Forte
Il patron biancorosso: “Diamo il massimo senza l’ossessione di vincere”
Trentacinque anni di pallavolo con “dentro” la Coppa Cev del 2010, due promozioni in A1 (la prima, storica, del 1999 e quella più recente del 2007), la Supercoppa del 2013, i due podi in Champions datati 2013 e 2015 e soprattutto l’indimenticabile triplete del 2012, non hanno saziato la fame di volley di Michele Forte, uomo Futura per eccellenza che con la “nuova” Futura Giovani si appresta a vivere la sua nona stagione di serie A2, la prima del nuovo corso targato Matteo Lucchini (senza considerare i sei campionati vissuti col Cistellum Cislago). IDEE CHIARE Il “doppio double” delle ultime due annate (campionato più Coppa Italia di categoria) impone una domanda: quale obiettivo per una squadra che nelle ultime 57 partite ha perso solamente in 3 occasioni? «La nostra idea è quella di disputare un buon campionato» spiega nel giorno che “apre” la nuova stagione. E dentro quel «buon campionato», c’è tutta la filosofia del Michele Forte patron biancorosso: «Non pensiamo a vincere o a vivere una stagione come le ultime due, che sono andate ben oltre le nostre aspettative sotto tutti i punti di vista. Piuttosto, pensiamo a dare tutto, a credere in noi stessi, ad uscire dal campo con la consapevolezza di averci provato. Se poi arriveranno le sconfitte non avremo nulla da rimproverarci – sottolinea – ma se non lo faremo tradiremo noi stessi e tutte quelle persone che ci mettono soldi, impegno e dedizione». ASCESA All’indomani della seconda promozione consecutiva che ha spalancato le porte della serie A l’esclamazione di Forte fu: «Che frittata che abbiamo fatto…». Rivisto a qualche mese di distanza, il mondo è (parzialmente) cambiato: «Inizialmente, quando siamo ripartiti due estati fa, il nostro obiettivo era quello di non fare brutte figure perché come famiglia qualcosa nel mondo della pallavolo avevamo fatto. A distanza di ventiquattro mesi eccoci qui: grazie a conoscenze e rapporti maturati negli anni siamo riusciti con grande fatica a trovare sponsor senza i quali non avremmo potuto muoverci come abbiamo fatto». PARALLELO La squadra, costruita con Lucchini, gli piace assai: «Giovane, determinata, affamata, con un talento fisico importante e tanta voglia di lavorare. Che gruppo mi ricorda? Direi il Cislago del ’94-’95 con Pimentel, Lebedeva, Mariani e Manzoni, allenatore Volpicella. A differenza di questa era una squadra matura ma che difendeva da paura: prima che cadesse un pallone le squadre avversarie dovevano attaccare tre/quattro/cinque volte». Per la cronaca quel Cislago conquistò la prima promozione in A1 della sua storia: «Alt – stoppa subito Forte – non facciamo voli pindarici: per prima cosa dobbiamo crescere come società, cosa che stiamo facendo piano piano tanto che quest’estate abbiamo inserito figure nuove che ci danno una mano pur mantenendoci in pieno volontariato». PALPITAZIONI Vietato sognare, dunque. Anche la parola derby lascia indifferenze Forte: «Non ci penso minimamente» taglia corto il numero uno del San Luigi che poi spiega: «Le emozioni che provo alla vigilia delle partite sono le stesse di 35 anni fa. La pallavolo per me rimane un qualcosa di umano anche se quella di oggi è fatta soprattutto di figurine. Finché sentirò il mal di pancia prima delle gare continuerò – conclude Forte – quando mi passerà significherà che sarà giunto il momento di dire addio».
Futura Giovani, sorrisi e un po’ di scaramanzia
Poco meno di un anno fa la serie A2 era un sogno e al tempo stesso una sfida. Oggi, a dodici mesi di distanza, è una splendida realtà che la Futura Giovani affronta con quel genuino entusiasmo che da sempre la caratterizza. Lo hanno mostrato Franco e Michele Forte, perfettamente a loro agio nel ruolo di padroni di casa in occasione della presentazione ufficiale della squadra affidata a Matteo Lucchini. Tanti sorrisi, tanto calore e tanta attesa in vista dell’inizio di un nuovo capitolo di una storia che ha finora regalato incredibili soddisfazioni. L’A2 non spaventa però la Futura Giovani perché le sue fondamenta sono forti e solide. Lo confermano le tante persone accorse nella classica location dell’oratorio San Luigi di Sacconago, dove la serata scorre via in maniera piacevole tra gastroprotettori – quelli che Michele Forte ha già iniziato a prendere per uscire indenne dalla tensione precampionato – e scaramanzia, quella che non si sente di stravolgere Emanuele Antonelli. «Ci terrei molto a venire a vedere una vostra partita – racconta il sindaco di Busto Arsizio – ma se poi arriva una sconfitta è colpa mia». Il riferimento è all’imbattibilità del campo del palasport di via Ortigara, inviolato da due stagioni e lontano solo pochi minuti dal PalaYamamay. È Franco Forte, presidente del club biancorosso, a rispondere ad una pepata domanda sulle distanze, non certo chilometriche, che si assottigliano tra Uyba e Futura Giovani. «Sono due mondi diversi, l’A1 è ancora troppo lontana. È una rivalità in stile Milan-Inter ma noi in quella società ci abbiamo messo 15 anni di cuore; poi il distacco è stato tranquillo ma ad un certo punto ci è mancato l’ossigeno. Dico però che Matteo Lucchini in 16 anni ha percorso tutta la scaletta, mancherebbe solo l’ultimo gradino». Lunghissima la sfilata tra dirigenti, staff tecnico e giocatrici, ovviamente le più applaudite e delle quali si scoprono vizi e virtù: l’amore di Aurora Pistolesi per il suo cane Ray, la fede atalantina di Chiara Pinto e il ruolo da maestra di Virginia Peruzzo, insegnante privata di italiano di Rebecca Latham. Una sola domanda rimane senza risposta, quella sul pronostico di Futura Giovani-Torino, primo match di campionato in programma domenica prossima. Qui la scaramanzia è davvero d’obbligo.
Samantha Pini
Voglia di “Pala”
Nessuna ossessione di vincere? Non fateci caso, credeteci ben poco. Perché la dichiarazione d’intenti di Michele Forte in prossimità del campionato entra nella sfera della prudente scaramanzia tipica di famiglia.
Lo scenario vero è un altro e risale a dopo metà agosto. Una colazione in riva al mare tra amici durante la quale con il patron della Futura e la moglie Nadia i discorsi filano verso la stagione che verrà. Vuoi che la giornata sotto il cielo ligure è di quelle che inducono all’ottimismo e che l’atmosfera è rilassata, ed ecco che i reali piani della “Busto2” vengono fuori chiari, netti, ambiziosi. Andare a giocare il derby in viale Gabardi è l’obiettivo dell’annata: in soldoni, vuol dire centrare la promozione in A1. Tornare al “Pala”, non da ospiti ma da avversari, è la motivazione fortissima che anima società, squadra e ambiente. Vecchie ruggini mai sopite sono il carburante di quella stessa sognatrice ambizione che ai tempi del varo della prima Futura fecero pronunciare a Nadia Brogioli la parola che allora sapeva d’utopia: scudetto.
Andrea Anzani
“Questa stagione è una opportunità enorme per noi”
LE VOCI – Coach Lucchini non teme la pressione: “Mi piace”. Cialfi: “Vogliamo stupire”
MATTEO LUCCHINI «Il roster comprende giocatrici giovani e ambiziose. Alcune erano forti per la B1 ma ora sono chiamate a vincere la scommessa in A2. È una squadra che mi piace molto».
CATERINA CIALFI «Siamo pronte. Il nostro ruolo è importante soprattutto per le giovani ma devo dire che la squadra è formata da ragazze che hanno tutte la testa sulle spalle e che si stanno impegnando tantissimo. Il campionato sarà lungo e duro, rappresenta una sfida difficile che però affrontiamo con la solita grande voglia di stupire».
MATTEO LUCCHINI 2 «Mi piace essere sotto pressione e quest’anno è ovviamente più alta. L’A2 è un campionato che conosco poco ma che ho cercato di studiare andando a vedere qualche gara dei playoff della passata stagione e confrontandomi con altri allenatori. L’obiettivo è quello di far bene o molto bene ma sarà il campo a dare il suo verdetto».
SERENA ZINGARO «Le mie emozioni sono tra l’onorata e l’emozionata. Questa stagione rappresenta un’opportunità enorme per noi, ci sarà spazio per tutte e saremo chiamate a dare il massimo. Non oso immaginare come saranno il sabato e la domenica mattina prima dell’esordio contro il Cus Torino ma sarà bellissimo viverli».
VALENTINA DANIELLI «Siamo un gruppo giovane e con esperienze diverse ma vedo in ognuna di noi una gran voglia di dimostrare che in A2 possiamo starci. Io per prima: sono emozionata e quando ho visto il logo della serie A sulla maglia ho capito quel che abbiamo fatto e ora voglio godermelo».
MICHELA GALLIZIOLI «Sono carichissima e non vedo l’ora di scoprire cosa mi aspetta. L’agitazione c’è ma è quella che genera adrenalina buona».