Venerdì 2 Agosto 2019

Entusiasmo e paura nella Futura di Pinto

Sette anni di Foppa e tre di Trescore non si dimenticano tanto facilmente al punto che alla chiamata della Futura Giovani la prima emozione vissuta da Chiara Pinto, nuova schiacciatrice della formazione di coach Lucchini, è stata la paura. «Quando mi hanno chiamato mi sono spaventata» dice oggi col sorriso sulle labbra la ventiduenne orobica ripercorrendo l’iter di una trattativa complessa ma che alla fine s’è conclusa positivamente. «Sono entusiasta di questa avventura, la prima che vivrò lontano da casa ed in un campionato affascinante come la A2». Passata la paura è prevalsa in Pinto la soddisfazione di approdare in un torneo che ha sempre sognato: «Rispondere sì all’offerta dei Forte è stato semplice perché in questa Futura ho trovato una famiglia. L’accoglienza è stata fantastica e la voglia di avermi anche quando la trattativa sembrava arenarsi è stata un’ulteriore dimostrazione di quanto tenessero a me«. Il modo migliore per ricambiare tanta fiducia sarà far bene in campo: «Quando affronto qualcosa per la prima volta inizialmente mi spavento, ma poi faccio di tutto per raggiungere gli obiettivi». Anche l’impatto con coach Lucchini è stato positivo: «Lui dice che ci siamo affrontati tante volte a livello giovanile ma io non me lo ricordo» scherza Pinto che poi spiega cosa l’ha stregata della Futura dello scorso anno: «Nelle due partite che abbiamo giocato contro (e nelle quali l’ex Foppa s’è esaltata: 18 punti nella gara del San Luigi, addirittura 31 nella battaglia di Trescore, ndr) mi ha sorpreso, oltre ad una grande solidità di squadra, la capacità di trovare soluzioni ad ogni situazione. In settimana le avevamo studiate bene ma in un modo o nell’altro loro hanno sempre trovato nuove soluzioni che le hanno portate a vincere e credo che questo sia un grande merito dell’allenatore». Tante anche le giocatrici che da avversarie diventeranno compagne: «Contro Zingaro e Garzonio ci ho giocato contro un sacco di volte, e molto spesso ci ho perso… Io e Serena? Credo che formeremmo una gran bella coppia, lei molto tecnica e razionale, io più potente e istintiva ma non dimentichiamoci di Pistolesi: non la conosco ma delle tre – conclude Pinto – è l’unica che ha già giocato in A2».