Lunedì 11 Marzo 2019
Futura capolista braccata ma in salute
Condizione fisica soddisfacente e primato conservato: Busto è sempre in rotta A2
La classifica si accorcia ma il successo è arrivato su un campo assai complicato (quest’anno solamente Vigevano è uscito indenne a Trescore).
Ha perso un punto ma ha vinto il terzo tie-break stagionale sui tre disputati. Ha dilapidato troppi vantaggi durante la partita (leggi il 20-23 non sfruttato nel primo set) ma è stata capace di annullare quattro match-point nell’infinito tie-break. Le due facce della Futura Giovani all’indomani del sofferto successo di Trescore che tiene le cocche in vetta a più uno sulla Picco Lecco sono “disegnate” in queste istantanee che fotografano alla perfezione le quasi due ore e mezza di battaglia del PalaTerme. Come considerare il bicchiere – mezzo pieno o mezzo vuoto? – è esercizio che serve a poco alla vigilia della gara chiave della stagione, quella in programma sabato al San Luigi contro Vigevano. Probabilmente, come spesso accade in questi casi, la verità sta nel mezzo: gli aspetti negativi ci sono ma anche i dati oggettivamente positivi sono parecchi. Ed allora è giusto considerare questi prima di tutto: in fondo la vittoria (diciottesima su diciannove gare) è arrivata, il primo posto è stato confermato e le giornate alla fine del torneo sono diminuite.
Dati di fatto, ma non solo: l’ostacolo Trescore incuteva timore per la forza del Don Colleoni (non a caso a ridosso della zona playoff) e per un approccio alla gara che, dopo il ko di tre settimane fa ad Offanengo, poteva preoccupare. Invece le cocche hanno bypassato questo aspetto ritrovandosi nel momento di maggiore difficoltà: quel 20-23 non capitalizzato, costruito su una rimonta partita dal 15-10 bergamasco, fa rabbia non tanto per il punteggio quanto per quei 4 errori diretti che non l’hanno trasformato. Trovarsi sotto uno a zero con quel vantaggio dilapidato e ripartire a razzo salendo due set a uno però, è stata una dimostrazione di grande personalità. Vero, poi c’è stato il crollo (più mentale) della quarta frazione, alimentato da quel 5-15 del terzo parziale “trasformato” da Trescore in 20-22. Quella parziale rimonta ha… staccato l’interruttore biancorosso, fortunatamente “riattaccato” nel set decisivo. Anche lì il pathos non è mancato (da 3-8 a 14-12) ma alla fine la forza della Futura s’è manifestata nel 18-20 marchiato a fuoco da Salvi (primo tempo del 18-19 e muro su Varaldo per il 18-20). Vincere una gara di quasi due ore e mezza fuori casa significa avere anche una condizione fisica importante. Lucchini aveva pianificato un richiamo di condizione tra gennaio e febbraio per arrivare al top a marzo: missione compiuta se è vero che la Futura ha ritrovato brillantezza e tenuta alla vigilia del trittico di fuoco. L’aspetto meno positivo della serata orobica rimane la classifica, con Lecco salito a meno uno ma in pochi pensavano di arrivare al faccia a faccia del 23 marzo con più di due lunghezze di vantaggio. A spostare la bilancia non è il punto lasciato sabato al PalaTerme bensì i tre conquistati due settimane orsono dalla Picco con Offanengo. Sono quelli che fanno la differenza e rendono decisivo il confronto al PalaBione.