Sabato 9 Marzo 2019
Grande cuore biancorosso: Futura battagliera e vincente al tie-break!
Una vera e propria maratona quella messa in scena al PalaTerme di Trescore Balneario: la Futura Volley Giovani esce vincitrice dopo una serie eterna di vantaggi al tie-break e, pur perdendo un punto nei confronti della Picco Lecco (ora a una sola lunghezza dalle Cocche), aumenta esponenzialmente la sicurezza nei propri mezzi.
Partendo proprio dalla fine, la tenuta mentale delle ragazze agli ordini di coach Lucchini ha fatto la differenza tra una vittoria e una sconfitta: sotto 14-12 e con il rumoroso pubblico avversario praticamente in campo, le bustocche hanno mantenuto i nervi saldi – pur con qualche sbavatura – e sono uscite a braccia al cielo da un terreno da gioco certamente ostico. L’intero match, in realtà, è stato un’altalena di emozioni forti e di continui capovolgimenti di fronte: per un primo set quasi vinto (20-23) ma conclusosi in favore della Don Colleoni ai vantaggi c’è stato una seconda frazione chiusa praticamente all’opposto, per un terzo set dominato (3-13 a metà parziale) nonostante un calo finale ecco una super Trescore dominare il quarto e portarsi sul 2-2. Al team di casa non è bastata una Pinto in stato di grazia (31 punti) e un servizio che ha messo spesso in difficoltà la seconda linea ospite (26% perfetta e 12 errori); la distribuzione eccellente di Cialfi (tutte le attaccanti titolari hanno concluso in doppia cifra, dai 18 punti di Zingaro ai 13 di Rrena) e il cuore, gettato più volte oltre l’ostacolo, hanno deciso la contesa tanto quanto gli 8 muroni di Salvi, che ha chiuso l’incontro proprio in block-in.
Per la Futura il “periodo di fuoco” proseguirà sabato prossimo al San Luigi contro Vigevano, ma le Cocche hanno dimostrato di poter fare risultato contro chiunque.
PRIMO SET: Trescore comincia il match con le diagonali Pinto-Varaldo, Colombi-Gallizioli, Gabbiadini-Pinto e Rota libero; la Futura schiera invece Moretto opposta a Cialfi, Salvi e Veneriano al centro, Zingaro e Rrena esterne più Danielli libero. L’attacco di Zingaro murato e non coperto regala il primo vantaggio alla Don Colleoni (3-1), risultato subito ribaltato dalla stessa Zingaro in diagonale (4-3); l’insidiosa battuta di Pinto riporta in testa le padrone di casa (6-4), il vantaggio aumenta sull’invasione di Veneriano che porta al primo timeout biancorosso (9-5). Trescore trova il +5 sull’11-6, Rrena prova a ricucire il deficit chiudendo una lunga azione (11-8) ma l’ace di Varaldo rilancia le quotazioni delle rossoblu (15-10); Ndoci entra per rinforzare la seconda linea, Veneriano punisce una brutta ricezione della Don Colleoni e realizza il 16-14, dopo essere tornata a contatto (16-15) la Futura subisce l’offensiva di Gabbiadini (18-15). Pareggio e sorpasso arrivano 4 punti dopo sul turno al servizio di Veneriano (18-19); il murone di Salvi lancia le biancorosse sul 19-21 e convince Ebana a chiedere la seconda sosta. Ancora Salvi contribuisce al vantaggio nel finale (20-23), Trescore però si riavvicina pericolosamente e pareggia al punto 23 sull’errore di Moretto; l’ace di Varaldo ribalta tutto (25-24) e consente alle padrone di casa di andare sull’1-0 (26-24).
SECONDO SET: l’errore offensivo di Pinto spinge la Futura verso il primo break (0-2), rimontato dall’iniziativa di Milani (3-3); la sostanziale parità viene mantenuta fino al 7-5, quando viene sbloccata dalla battuta vincente di Gallizioli. La difesa e un nuovo errore di Moretto mantengono Trescore in vantaggio (9-7), Busto agguanta il pari al punto 9 ma si ritrova nuovamente ad inseguire (11-9); nuova parità sulla bella fast di Veneriano (13-13), ma le biancorosse non riescono mai a portarsi avanti nel punteggio soccombendo nuovamente sotto i colpi orobici (18-15). Moretto prova a tenere in scia la Futura grazie al suo mancino da posto 2 e alla sua battuta insidiosa (20-19), un paio di servizi errati nei momenti cruciali negano però il pari alle bustocche (22-20); parità e sorpasso arrivano sul 22-23, l’errore di Gallizioli al servizio regala alle ospiti il primo set point (23-24) ma le biancorosse non concretizzano. E’ quindi Trescore ad avere la palla del 2-0 sul 26-25, ma Zingaro colpisce in diagonale; Busto si ritrova tra le mani una nuova palla-set ma la spreca malamente (27-27), stavolta Zingaro in lungolinea risolve il set in favore delle biancorosse (27-29).
TERZO SET: la “zia” Salvi schianta il primo muro della frazione per lo 0-2, i mani-out di Zingaro e Moretto lanciano Busto verso un importante vantaggio iniziale (1-5, time out Trescore); la difesa biancorossa trova il modo di fermare la fast di Gallizioli, Rrena ringrazia e passa all’incasso (2-8). La Don Colleoni subisce il colpo psicologico e capitola con brutti errori, come quello di Varaldo dalla seconda linea (3-11), due falli di doppio palleggio consecutivi incrementano la distanza tra le squadre (3-13); c’è anche il tempo per una doppietta di Cialfi (appoggio e muro) che manda le Cocche sul 5-15. Zingaro viene murata e le padrone di casa ritrovano coraggio (8-16), la Futura però non si scompone e con Veneriano in primo tempo arriva sull’11-19; la battuta vincente di Pinto, però, convince Lucchini a fermare il gioco e a correre verbalmente ai ripari per evitare la rimonta (13-19). Un salvataggio incredibile da parte della difesa di casa conduce al 15-19, ora è Trescore che conduce mentalmente il set e lentamente ricuce quasi tutto lo svantaggio, fino al 20-22. Servono un grande attacco di Moretto e un ace di Rrena per fare uscire la Futura dalle secche (20-24); il muro di Salvi chiude le velleità (20-25).
QUARTO SET: partono meglio le padrone di casa, subito in avanti con Pinto a colpire le mani del muro (3-1); ancora Pinto mura due volte Moretto per il 6-1, l’8-1 è invece frutto di un’invasione bustocca. Le biancorosse non riescono a uscire dalla serie nera sul turno al servizio di Colombi (che si conclude solo sul 9-2), mentre la Don Colleoni sembra restituire gli stessi parziali subiti nel set precedente (11-3); Francesconi, entrata per Moretto, sbaglia dalla seconda linea (13-4), il doppio muro di Salvi rianima le bustocche (13-6). Le avversarie, molto aggressive al servizio, mantengono inalterato il vantaggio (15-8) per poi incrementarlo nuovamente con Pinto a muro (17-9); Trescore si porta a +11 con due nuovi ace e la Futura sembra sparire definitivamente dal campo (20-9). I tentativi di Zingaro da posto 4 (22-12) servono solo ad allungare una frazione già segnata, Pinto è instoppabile e Trescore si porta sul 2-2 (25-14).
QUINTO SET: la voglia della Futura di cancellare il set precedente è palpabile, e il primo vantaggio è proprio biancorosso (1-3); la Don Colleoni risponde con convinzione, ma la difesa di casa deve capitolare sul gran diagonale di Zingaro (3-6). Veneriano chiude Pinto a muro e il cambio di campo vede le biancorosse nettamente avanti (3-8); la ricezione bustocca però traballa e consente alle avversarie un recupero progressivo (5-8, 7-9) fino al timeout chiamato da Lucchini. Ravasio mura Rrena e Trescore torna a contatto (9-10), Salvi impedisce il sorpasso con un bel primo tempo (10-11) ma le padrone di casa mettono la freccia sul 12-11 grazie al servizio vincente di Breda; la Don Colleoni arriva fino al 14-12, ma Veneriano a muro riporta le squadre in equilibrio e nuovamente ai vantaggi (14-14). La “lotteria” finale premia la Futura e super-Salvi, a segno in primo tempo e a muro (18-20).
TABELLINO:
Don Colleoni Trescore – Futura Volley Giovani 2-3 (26-24, 27-29, 20-25, 25-14, 18-20)
Don Colleoni Trescore: Colombi 10, Breda 4, Capelli ne, Ravasio ne, Gabbiadini 7, Fontana, Gallizioli 17, Salvi, Varaldo 15, Milani 2, Pinto 31, Rota (L). All. Ebana. Battuta: errate 14, ace 12. Ricezione: 60% positiva, 28% perfetta, errori 5. Attacco: 33% positività, errori 13, murati 13. Muri: 11.
Futura Volley Giovani: Veneriano 16, Danielli (L), Cialfi 3, Grippo ne, Ndoci, Francesconi 1, Rigon ne, Salvi 14, Rrena 13, Moretto 17, Zingaro 18. All. Lucchini. Battuta: errate 7, ace 5. Ricezione: 50% positiva, 26% perfetta, errori 12. Attacco: 34% positività, errori 13, murati 11. Muri: 13.
Dario Cordella
Futura Volley Giovani
(foto Giovanni Pini)