Lunedì 10 Dicembre 2018
Una Futura vorace che morde le più forti
Veneriano e compagne meglio contro le big. Sabato arriva il Settimo
Ci sono numeri che spiegano meglio di qualsiasi altra cosa il dominio della Futura Giovani in questo anno solare. In tutto il 2018 infatti, tra B2, Coppa Italia di categoria e B1, la formazione di Matteo Lucchini ha disputato 28 partite (praticamente un torneo intero) vincendone 27 e conquistando la bellezza di 79 punti sugli 84 disponibili (l’unica squadra a battere le biancorosse lo scorso 5 maggio è stato il Trecate a promozione già in saccoccia).
Un dato clamoroso che sottolinea la “voracità” della Futura, capace di vincere in tutti i modi – soffrendo dominando, rimontando, giocando anche male – e contro qualsiasi tipo di avversario. Un esempio? Nel trittico che sta indirizzando il campionato, la Futura ha offerto una prova di grandissima solidità contro Trescore in quella che rimane la “rappresentazione” migliore sotto tanti aspetti, ha mostrato il proprio doppio volto contro Vigevano (prima bella bella, poi brutta brutta, infine… vincente), quindi ha asfaltato Lecco. Nelle prima gare stagionali la musica era stata più o meno la stessa: qualche patema per piegare Albese, sul velluto per i tre punti a Lurano, di personalità nel 3-1 ad Offanengo, senza spingere più di tanto nel doppio 3-0 con Parella e Acqui Terme, rischiando qualcosina sabato a Palau. Analizzando in profondità questi dati emerge un aspetto che, all’interno della dirigenza bustocca, qualcuno ha già fatto “silenziosamente” notare: più si alza il livello della partita più la Futura tira fuori la propria qualità.
Lo si è visto chiaramente sabato in Sardegna dove le cocche, primo set a parte, non sono riuscite a trovare ritmo ma quando c’è stato bisogno di una “sgasata” hanno esplorato le risorse giuste (prima la fast Veneriano per annullare la paura del set point nel secondo parziale, quindi il turno in battuta di Zingaro e le “manone” di Rigon per ribaltare il finale della terza frazione) per raddrizzare la partita ed incartare i tre punti.
E la continuità della Futura per il momento sta facendo la differenza in un campionato nel quale vale un po’ tutto e dove Vigevano batte Trescore, che batte Lecco, che batte Ostiano, che batte Offanengo, che batte Settimo, che batte Albese, che batte Vigevano a chiudere il cerchio.
Il più quattro sulla Florens è frutto proprio di due mesi nei quali la Futura ha sempre trovato il giusto ritmo in partita accelerando quando c’era da farlo, accontentandosi del compitino quando bastava, rischiando qualcosa in altre circostanze ma senza mai dare la sensazione di poter lasciare qualcosa per strada.
Per completare un percorso netto ed arrivare alla sosta natalizia col vantaggio (almeno) inalterato (attenzione però, perchè sabato c’è un interessantissimo Vigevano-Lecco), servirà superare l’ostacolo Settimo, ex squadra di Zingaro.
Partito a fari spenti dopo un’estate di… esodo – via, oltre a Zingaro, le altre protagoniste della quasi promozione in A2 come Nicolini, Kone e Garzonio – il Lilliput è risalito in classifica ed è reduce da cinque vittorie nelle ultime sei uscite.
Un bel biglietto da visita ma se, come detto, vale la regola che più il livello sale più la Futura si esalta, pronosticare una vittoria non è utopistico.