Lunedì 3 Dicembre 2018

Futura, scenario da A2; primo acuto della SDV

Otto vittorie consecutive, otto punti conquistati nel trittico della verità (Trescore-Vigevano-Lecco), primo posto solitario con tre lunghezze di margine sulla quella Picco asfaltata sabato al San Luigi, cinque gare da qui a fine girone di andata in cui le insidie non mancheranno (ad iniziare dalla sempre scomoda trasferta di sabato prossimo a Palau) ma dove ipotizzare un percorso più o meno netto – leggi, 12-13 punti – significherebbe aprire scenari impensabili non più tardi di due mesi fa. Il day after il “comodo” 3-0 rifilato alla Picco racchiude mille sensazioni dentro lo spogliatoio della Futura Giovani, primatista non per caso di un torneo sempre combattuto (Futura a parte ci sono cinque squadre racchiuse in quattro punti) nel quale le cocche stanno recitando il ruolo delle padrone. I motivi del decollo biancorosso sono tanti: la leadership tecnica di Serena zingaro, oggi la schiacciatrice più completa del girone, e Caterina Cialfi (stravinti i duelli a distanza con Nicolini e Stomeo, considerate le top nel ruolo in categoria), la scommessa, abbondantemente vinta, di Sofia Moretto, l’esperienza infinita di Giulia Salvi, il veloce adattamento alla B1 di Martina Veneriano, la capacità di reggere in categoria di Melissa Rrena (in crescita esponenziale) e Valentina Danielli. Il che, tradotto, significa che coach Lucchini (impeccabile la preparazione del match con Lecco) ha ottenuto quel mix che voleva, ossia una squadra senza nomi – anche se, oggi, Cialfi, Moretto e Zingaro e Salvi sarebbero titolari in tutte le squadre di vertice – ma anche senza apparenti “buchi” neri. “Piedi per terra e continuare a spingere” frena i facili entusiasmi Lucchini anche se oggi sognare la A2 non può che far bene. E mentre la Futura festeggia il primato, la SDV si gode il primo successo stagionale nel posticipo a Garlasco. Il rientro di Caterina Bellanca, col dirottamento di Zanello in posto due, rianima le biancoblu, che nello scontro diretto del PalaBalduzzi giocano una partita di grande solidità in attacco (41% complessivo con un terzo set chiuso col 48%) “riparando” alla solita quantità di errori (25) con ace e muri (12 complessivi equamente divisi). Ottima la prova di Zanello (14), super quella dell’ex Cagnoni (12), devastante Scurzoni (14 col 73% e 3 ace) ma sono state tutte le varesine a cambiare marcia.