Mercoledì 22 Agosto 2018
Parola di coach: Matteo Lucchini e l’anno che verrà
Il momento è ora: la Futura Volley Giovani inizierà questa sera la preparazione in vista della stagione 2018/19 per approcciare nel modo migliore l’attesissimo esordio in Serie B1, e tra chi non vede l’ora di iniziare c’è proprio coach Matteo Lucchini.
La guida tecnica delle biancorosse, ovviamente confermatissima – così come tutto lo staff a disposizione – dopo l’eccezionale stagione passata, ha già molta esperienza nella terza serie nazionale proprio per via del suo legame di lungo corso con la famiglia Forte. E, proprio in riferimento agli avvenimenti del 2017/18, il coach pone subito l’accento: “la prima cosa che vorrei mettere in chiaro è che la stagione dell’anno scorso va sì ricordata, ma anche dimenticata al più presto”.
La spiegazione di questo potenziale ossimoro arriva senza richieste: “Sicuramente l’avere confermato quattro settimi delle titolari da una parte è una cosa molto buona, perchè vuol dire che abbiamo lavorato bene sin dal giorno in cui questa società è nata e che avevamo già dei giocatori utilizzabili in una categoria superiore. Dall’altra parte, queste atlete hanno disputato un campionato di B2 fuori dal normale; il record di punti nel girone, l’imbattibilità in casa… Ci sarà bisogno di ‘cancellare la memoria’: è stato molto bello quello che abbiamo fatto, ma non c’entrerà più niente con quello che andremo a fare e con cui andremo a scontrarci”.
Il coach fa del lavoro e dell’attenzione ai dettagli due punti cardine, ma sa benissimo che queste caratteristiche torneranno utili in un girone molto competitivo. “L’aggettivo che spesso mi sono auto-assegnato l’anno scorso è ‘paranoico’: in fase di preparazione delle partite, anche quelle sulla carta più semplici, sono stato parecchio meticoloso. Quest’anno non ci sarà confronto con il precedente, perchè esaspererò ancora di più questa caratteristica: ho disputato la B1 per alcuni anni e questo campionato non ha squadre materasso. Certo, ci potranno comunque essere team che non sono riusciti a inserire tasselli importanti nella rosa, oppure squadre che deluderanno nonostante un investimento importante; tutte le partite, però, dovranno essere affrontate con l’intensità giusta, quindi le ragazze dovranno dimostrare di avere parecchia ‘fame'”. E Lucchini sa benissimo chi deve essere il portatore sano di questa energia: “Il mio livello di tensione è sempre alto, ma se così non fosse mi preoccuperei! Cerco comunque di tradurlo in positivo: ritengo che il coach sia la prima figura a dover trasmettere la necessaria intensità alle atlete”.
Una riflessione sul mercato delle biancorosse è d’obbligo: oltre alle conferme importanti di Cialfi, Rigon, Danielli, Rrena e Francesconi, è arrivato un mix di giocatrici clamorosamente efficaci in B2 (Ndoci, Veneriano) e di atlete dalla comprovata affidabilità al “piano di sopra” (Moretto, Zingaro, Salvi). “Abbiamo una squadra molto competitiva, e sono contento che sia stata formata una rosa profonda: abbiamo preferito evitare di avere poche giocatrici di riferimento o primedonne, a favore di un gruppo con molte atlete in grado di essere intercambiabili e stare egregiamente in campo. Escluse le giovani Franchi, Grippo e Tonello, che comunque hanno grandissime qualità in rapporto all’età e daranno una grossa mano alla squadra, abbiamo dieci giocatrici che potranno essere tutte ugualmente impiegate in questa serie.
Certo, qualche nostra avversaria avrà al proprio interno individualità molto forti – spiega il coach –, ma sono convinto che la differenza la farà la possibilità di attingere da tutte le risorse disponibili senza abbassare il livello del sestetto in campo. Sia io che la società abbiamo cercato di costruire la squadra più completa possibile, e posso dire che ci siamo riusciti: siamo coperti in tutti i ruoli con atlete che, partita per partita, possono disputare ottime prove”. Ritorna, quindi, il discorso dell’intensità durante gli allenamenti: un mantra irrinunciabile per l’allenatorie biancorosso. “La conseguenza di aver creato un gruppo di questo tipo è che il lavoro svolto in settimana conterà tantissimo: ci sarà la possibilità di allenarsi sempre con un livello alto, visto che la possibilità di disputare test o amichevoli durante la stagione sarà praticamente nulla”.
Tra i team che si sfideranno per la conquista della Serie A, chi parte in prima fila? “Ci sono due o tre società che hanno costruito organici molto forti: un nome su tutti è quello di Offanengo, che a detta di tutti è la squadra da battere e che ha un sestetto di assoluto livello. Io però preferisco guardare in casa, e dico che abbiamo lavorato bene mettendo a segno dei buoni colpi”. L’aggancio a quest’ultima risposta è quindi automatico: la curiosità di sapere dove potrà arrivare la Futura è tanta. “Non abbiamo intenzione di porci traguardi minimi o massimi, ma soprattutto non abbiamo intenzione di nasconderci dietro l’etichetta di ‘neopromossa’. L’obiettivo è lavorare giorno per giorno per costruire un gruppo competitivo, e se tutto si svolgerà nella maniera giusta il campo e la classifica ci daranno ragione. Ci impegneremo per arrivare al massimo risultato possibile, perchè in questa società nessuno vuole abbassare la guardia”.
“E poi, a intervista chiusa… Te la posso dire una cosa?”. Certo, spengo il registratore. “Questa è veramente, ma veramente la squadra che volevo”.
Ops, il registratore è rimasto acceso; ma credo che non dispiacerà a nessuno, vero coach?
Dario Cordella
Futura Volley Giovani