La Prealpina del Lunedì, 23 Aprile 2018
Futura e il futuro che sarà con Cialfi, Rrena e Rigon
Con il Settimo brilla Bellanca
Il trionfo in Coppa Italia e la recente promozione anticipata in B1 non hanno tolto fame alla Futura Giovani che, pur alternando le big (Cialfi, Rigon, Moraghi, Rrena, Francesconi e Re Dionigi hanno giocato due set ciascuna, Danielli è entrata soltanto in difesa), strapazza la cenerentola Settimo confermando la bontà della rosa a disposizione di coach Lucchini. Sugli scudi Caterina Bellanca, che da terza scelta nel ruolo di opposto ha sciorinato una prestazione di grande sostanza certificato dal 48% offensivo (su 23 palloni). Pronti via ed il primo set sostanzialmente s’è chiuso (4-8, 11-16, 12-21) quasi senza accorgersene con l’attacco biancorosso capace di viaggiare al 50%. Non cambia la musica nel secondo set con Busto che costruisce passaggi comodi comodi (4-8, 12-16, 13-21) esaltandosi a muro (5 vincenti), mentre nel terzo sono i 10 errori piemontesi a spalancare le porte del successo alle ospiti(6-8, 9-16, 10-21). Intanto sono già iniziate le grandi manovre per allestire la squadra del prossimo anno. Scontata la presenza di Matteo Lucchini che ha confermato sul campo – leggi doppio successo in Coppa Italia e campionato – di reggere le pressioni di un ambiente che non può (o meglio, non deve e non vuole) accontentarsi di vivacchiare.
E proprio con queste premesse verrà costruito il roster 2018/2019: difficilmente si parlerà apertamente di obiettivo promozione (non lo si era fatto nemmeno in questa stagione…), altrettanto difficilmente però, ci si limiterà a dichiarare la salvezza quale traguardo. Da chi partire? Contratti firmati non ce ne sono ma pensare ad una Futura senza Caterina Cialfi, Melissa Rrena e Giulia Rigon appare quantomeno azzardato. Tre dei fattori della promozione di quest’anno hanno sostanzialmente il posto garantito anche per il prossimo, il resto rimane un grosso punto interrogativo. Cosa faranno le altre titolari, Francesconi e Moraghi su tutte? Detto che Re Dionigi molto probabilmente smetterà (attenzione, doveva farlo anche il settembre scorso e poi sappiamo tutti com’è finita…), la sensazione è che la dirigenza cercherà un opposto che possa fare la differenza in categoria ed un quattro di altrettanto spessore. Nomi? Per il momento il telefono dei fratelli Forte è incandescente con tanti procuratori che offrono giocatrici in quantità confermando come il richiamo della famiglia rimanga fortissimo e la piazza di Busto resti molto ambita ma di concreto non c’è assolutamente nulla. Due pedine non sono poche ma nemmeno tante, il tempo non manca ma soprattutto non c’è la volontà di affettare i tempi rischiando di “bruciare” nomi di grande levatura.