La Prealpina del Lunedì, 15 Gennaio 2018
Per la Futura è tutto troppo facile
Strapazzato un fragile Orago per la decima vittoria in serie
La decima vittoria consecutiva, che poi diventa l’undicesima su dodici partite disputate, regala tanti sorrisi alla Futura Giovani che maltratta Orago in un derby mai così a senso unico nella lunga tradizione delle sfide tra le due società. Il primo, e per certi versi il più importante: la Futura – sempre senza capitan Merlotti – si conferma una corazzata anche se non poteva certo essere il morbido Orago di questo inizio di 2018 a stabilire il contrario. Secondo: lo 0-3 del PalaMauri, unito al mezzo passo falso di Romagnano in casa con la SDV Tempocasa, porta a sette i punti di vantaggio della banda di Lucchini su quella di Colombo ad una giornata dal giro di boa del campionato. Terzo: i tre punti di Orago regalano alle biancorosse l’aritmetica qualificazione ai quarti di Coppa Italia dove Rrena e compagne troveranno con ogni probabilità Gossolengo, prima del girone B a più due su Lecco (doppia sfida con andata a fine Gennaio e ritorno ai primi di Febbraio: chi vince vola in Final Four).
E Orago? Come detto non poteva essere il test, seppur molto sentito, contro la capolista a togliere o aggiungere qualcosa alla stagione fin qui assai deludente di Giubilato e compagne. Certo, iniziare il 2018 con uno 0-6 sul groppone non fa bene al morale ed alla classifica di un gruppo che fatica terribilmente a trovare certezze. Il crollo di sabato fa riflettere anche dal punto di vista caratteriale perchè se è vero che ci sta di perdere contro una squadra che in classifica ti precede di ben 24 punti, lo è altrettanto il fatto che, soprattutto in casa, non può non esserci una benchè minima reazione. La partita, infatti, è durata fino al 7-10 del primo set, poi la Futura è scappata via firmando il primo allungo con Re Dionigi (8-13) e l’Amatori s’è squagliata crollando in ricezione (26% di perfetta e 8 ace subiti) e naufragando in attacco (23% complessivo). La Futura non s’è fatta… Intenerire schiacciando sull’acceleratore sia nel finale del primo set (10-21) che nei restanti due godendosi una Rrena spaziale (44% con 5 muri) ed una Rigon che s’è divertita ad infilare ace su ace (quattro, uno più di Cialfi). A tratti imbarazzanti i passaggi: 5-9, 7-15, 14-22 nel secondo; addirittura 2-14 e 6-20 nel terzo.