La Prealpina del Lunedì, 12 Novembre 2018

Futura col pieno verso la sfida al vertice

Cialfi e compagne inizieranno in casa con l’altra capolista Trescore un ciclo di ferro

Ora sì che si può pensare al trittico Trescore-Vigevano-Lecco che dirà tanto, forse tutto, sulle reali ambizioni della Futura Giovani. Bypassata non senza qualche patema la trappola Parella Torino, le cocche sono già proiettate al big match di sabato al San Luigi contro il Don Colleoni, primo a braccetto con Cialfi e socie dopo il soffertissimo successo su Acqui. E non è un caso che la versione meno brillante della Futura sia arrivata proprio alla vigilia di tre gare così delicate: inconsciamente, un minimo di pensiero a quel che sarà da qui al prossimo 1 dicembre c’è stato ed ha partorito un approccio alla gara mai così morbido (un solo ace e un solo muro fino al 17-15) ed un terzo set costellato di errori (addirittura 9) e ripreso per i capelli grazie alle magie della coppia Salvi-Moretto. La “lezione” che ne esce dunque è facilmente riassumibile: in un girone già spaccato in due tronconi, se non giochi con la giusta attenzione ed aggressività rischi anche contro squadre decisamente più deboli. Sabato al Parella non è parso vero di partire forte (9-11) e restare in partita fino al 17-15 del primo set e di (quasi) dominare il terzo con quel 17-23 che fotografa perfettamente ciò che la Futura non deve più fare. Il rovescio della medaglia sono l’accensione del motore biancorosso nella prima frazione che ha partorito un controparziale di 8-3 e soprattutto la grande reazione nel terzo set con quella rimonta firmata Moretto-Salvi /7 punti nel 9-1) che ha prodotto l’happy end. In soldoni: se Busto gioca con attenzione partite come quella col Parella le vince in carrozza (leggi il 25-13 del secondo parziale), se invece si perde in errori e disattenzioni ecco che anche una formazione volenterosa e poco più può impensierirla. Traslando il discorso ai prossimi impegni, la sensazione è che cali di tensione come quello di sabato non saranno più ammessi anche se va detto che, almeno analizzando le prime cinque giornate, la Futura ha avuto la capacità di adeguare la propria qualità alla partita. Chi ha visto la versione “deluxe” della biancorosse soprattutto contro Albese e Offanengo, non le ha riconosciute nè sabato nè nella trasferta di Lurano. Eppure alla fine i tre punti sono sempre arrivati e la squadra ha sofferto il giusto (nessuno, nelle due gare in questione, ha mai avuto dubbi sull’esito finale). Ecco, allora che tra sei giorni in tanti si aspettano una Futura con… l’abito da cerimonia: Trescore è squadra solida, che concede poco allo spettacolo ma che non perdona il minimo errore. Cosa servirà sabato? Attenzione ai particolari, ad iniziare dalla battuta: Trescore ha grandi ricettori (su tutti Angela Gabbiadini, la prima giocatrice trattata quest’estate prima di virare su Zingaro) ed una centrale come Michela Gallizioli che in pochi possono permettersi. “Tagliarla” fuori dai giochi di Milani significa spostare il gioco sui lati dove la stessa Gabbiadini, ma anche Pinto e Varaldo, avrebbero vita ben più complicata contro il muro bustocco. E se il fondamentale funzionerà il primato solitario per la Futura non sarebbe un miraggio…