Martedì 14 Gennaio 2020
Il sogno della Futura ha basi non casuali
La chiave è il lavoro di Lucchini sulle singole
Adesso sì che tutto ha un senso per la Futura Giovani perché il quarto posto in classifica conquistato col 3-1 rifilato a Montecchio dà sostanza ai 21 punti messi in fila nelle ultime nove partite – solo Trento ha fatto meglio nello stesso arco di tempo con 26 perdendo l’unico punto proprio contro la banda di Lucchini – ma soprattutto mette una grossissima ipoteca sull’accesso alla pool promozione concretizzando una rimonta partita, da ultima della classe, lo scorso 3 novembre. Dentro il successo sulla formazione di coach Beltrami, che completa un “filotto” nel quale le cocche hanno conquistato almeno un punto contro tutte le nove avversarie incontrate finora, ci sono numeri che fanno impressione e il dato delle nove partite consecutive a punti ne è solamente l’iceberg.
La Futura sta viaggiando a mille perché Lucchini, in un modo o nell’altro, sta riuscendo là dove non è riuscito nessun altro allenatore: trovare qualità da tutte le giocatrici che schiera in campo. L’esempio di domenica risponde al nome di Serena Zingaro (foto Blitz): la giocatrice decisiva (insieme a Giulia Salvi) nella promozione della scorsa stagione ha vissuto un approccio alla A2 molto difficoltoso sbandando in ricezione e faticando tremendamente contro il muro fisico della categoria. La risposta di domenica è stata impressionante: schierata al posto di una Pistoiesi fermata in mattinata dallo staff sanitario biancorosso per un problema all’addominale, la schiacciatrice di Cavaria ha risposto con una prestazione spettacolare fatta di pulizia in seconda linea (87% di positiva, 50% di perfetta su 30 ricezioni) e di “pallate” in attacco dove ha chiuso con 20 punti ed il 41%. Dietro all’esplosione di Zingaro – che già a Trento aveva impressionato con quel 69% su 16 palloni – c’è la parolina magica che coach Lucchini adora: lavoro. Solo così si spiegano la crescita delle singole (Zingaro, ma anche Gallizioli, la stessa Sartori tornata un leone sotto rete come certificato dai 5 muri sigillati in meno di tre set ed una Latham che anche in un pomeriggio da 26% offensivo firma 16 punti quasi senza accorgersene) e la deflagrazione di una squadra che adesso attende solamente di salire l’ultimo step per entrare tra le grandi. Domenica a Marsala, contro il fanalino di coda Sigel e senza aspettare i risultati delle altre, Cialfi e socie hanno il dovere di non fallire per non buttare all’aria tutto il lavoro svolto finora. Il quarto posto a più 2 su Torino e Montecchio è blindato ma non ancora aritmetico: lo diventerebbe con un successo, anche al tie-break, ma non con una sconfitta al quinto set perché l’eventuale arrivo a quota 28 con Cus e Sorelle Ramonda regalerebbe la promozione proprio alle torinesi in virtù di un maggior numero di vittorie (sempreché la formazione di Chiappafreddo vinca da tre punti contro Ravenna).