Giovedì 14 Novembre 2019
Latham e Futura, c’è feeling
Rebecca cresce e sorride: “Sto imparando l’italiano, in campo e fuori”
Ha lasciato il sole e i tacos di Austin, dove è nata, ma a Rebecca Latham questa nuova vita bustocca piace un sacco. «Il tempo mi ricorda molto il Colorado, dove ho studiato, e quindi non è così male – inizia a raccontare l’opposto a stelle e strisce della Futura Giovani -. È vero, non ci sono i tacos ma il cibo è ottimo. Ho scoperto un’abitudine che da noi non esiste: l’aperitivo nei locali, dove non smettono mai di portarti da mangiare e lo adoro. Mi sento come a casa, anche quando vado a fare la spesa c’è sempre qualcuno disposto ad aiutarmi con la lingua e mi sono già calata nella cultura italiana».
Un po’ di nostalgia della famiglia (soprattutto del fratellone di diciotto anni che gioca a football americano: «è alto due metri, si riconosce da lontano», dice Rebecca ridendo) ma la consapevolezza che l’esperienza italiana rappresenta un’occasione d’oro. «La famiglia mi manca ma loro mi incoraggiano, guardano in streaming le partite, sanno quanto sia importante per me la pallavolo, ed in particolare questa stagione per il mio futuro. Ho ancora tanto da imparare perché il volley italiano è diverso da quello americano. Matteo e Luca (Lucchini e Chiofalo, ndr) stanno lavorando su di me e hanno modificato tante cose nel mio modo di attaccare, nel bagher e ad ogni partita va sempre meglio». Latham impara velocemente, così come le altre cocche che nel giro di poche settimane sono esplose. «Ognuna di noi lavora duro – prosegue -. Dovevamo conoscerci e trovare i giusti sincronismi. Ci è voluto un po’ ma questo feeling è cresciuto allenamento dopo allenamento e ora si vedono i risultati». “Becca” ha così dimostrato di poter prendere a pallate la A2 con cifre importanti, confermando – per dirla alla Lucchini – di aver iniziato a parlare l’italiano pallavolisticamente parlando. «Matteo continuava a ripetermi di non chiudere il colpo e ho lavorato molto sulla mia meccanica – rivela -. Non ho mai attaccato in parallela e quando un giorno l’ho fatto lui ha fermato l’allenamento chiedendo a tutti di applaudire. Ora so variare i colpi, mi sento una giocatrice più intelligente e penso a quel che devo fare. Il feeling con Cialfi sta crescendo sempre di più: a me piace una palla molto alta ma anche veloce, facevamo un po’ fatica ma ora va davvero meglio». E con la lingua? «In campo all’inizio era dura, le mie compagne parlavano e non capivo nulla – ammette la giocatrice classe 1997 -. Poi pian piano ho imparato qualcosina e adesso non dico più “let’s go” ma “vai raga”. Per me parlare è fondamentale e iniziare a capire qualcosa in più mi sta aiutando tantissimo».
La Futura Giovani è attesa ora dai due ultimi impegni dell’andata, Montecchio e Marsala, con l’obiettivo di risalire la classifica. «Possiamo sognare in grande – chiude senza esitazioni -. Contro Trento abbiamo mostrato il nostro potenziale, se continuiamo così potremo toglierci parecchie soddisfazioni. Ora le aspettative sono cresciute: non dobbiamo sentirci sotto pressione ma continuare a lavorare come in quest’ ultimo periodo. Possiamo puntare in alto».
Samantha Pini